Biografia


L’architetto Renato Maurino si è sempre dedicato con passione alla ricerca, alla sperimentazione e alla divulgazione di tematiche relative alle esigenze di fruizione contemporanea dell’edilizia rurale di antica origine, con attenzione maggiormente rivolta al patrimonio architettonico rurale tradizionale dell’area occitana del Piemonte, dove era nato e dove ha vissuto per la maggior parte della sua vita contribuendo ad avviare un recupero architettonico improntato al mantenimento delle linee edilizie tradizionali ma inserendo nella progettazione gli indispensabili aspetti innovativi necessari a rendere i fabbricati in linea con le più recenti esigenze abitative.

 

Nato il 12 settembre del 1934 a Crissolo in alta Valle Po, Renato ha iniziato la carriera come geometra, ma la grande passione per l’architettura lo ha portato a riprendere gli studi per conseguire il diploma del liceo artistico e poter quindi intraprendere la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

Dopo aver conseguito la laurea a pieni voti, si è iscritto all’Albo degli Architetti della Provincia di Cuneo, in seno al quale ha iniziato ad esercitare, progettando sia per clienti privati che per enti pubblici.

Nel corso della sua carriera, ha realizzato ristrutturazioni di antichi fabbricati di alto valore storico e ambientale, tra i quali si citano la casa natale di Silvio Pellico e il Palazzo Altavilla a Saluzzo e un edificio di particolare carattere nel borgo antico di Montreal in Borgogna, in Francia. È a sua firma anche il progetto di recupero e riuso a fini espositivi dell’ex convento di San Francesco in Luserna Alta.

Nel 1997 gli è stato attribuito il 1° premio al concorso “Premio Architettura Ingegneria Cuneo” per un edificio riattato nel comune di Ostana.

 

A Ostana Renato si era trasferito da Crissolo, dopo alcuni brevi periodi in cui ha abitato a Cuneo, Torino e San Martino di Castrozza in provincia di Trento, e vi aveva edificato la sua casa, bella e piena di cose belle, dove ha abitato fino alla morte, avvenuta ad ottobre 2020, all’età di 86 anni.

A Ostana si è dedicato con amore e passione e ha dato vita ad uno “stile” riconoscibile che ha influenzato altri professionisti in valle e che si può riconoscere dal rigore geometrico dei volumi, dalle linee marcapiano delle ringhiere e dalla personalità forte dei serramenti. È riconosciuto come un grande artefice della rinascita dell’architettura montana e di quella di Ostana in particolare.

 

Un altro campo della sua azione è stata la redazione di piani di fattibilità per l’infrastrutturazione di comprensori sciistici, a conferma del suo grande amore per la montagna e per lo sci. Era infatti anche maestro di sci ed ha continuato a sciare fino all’età di 83 anni.

Si è anche occupato di redazione di piani regolatori comunali e dello studio, applicazione e divulgazione dei principi della bioarchitettura e del risparmio energetico.

Numerose sono state le sue docenze in corsi di formazione e specializzazione per diplomati e laureati, e le conferenze, anche presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino nella sede di Mondovì. Il manuale “Recupero Edilizio e Qualità del Progetto” (Primalpe Costanzo Martini, 2003), di cui è stato co-autore insieme a Luigi Dematteis e Giacomo Doglio, è tuttora usato da molti professionisti come fonte di ispirazione e riferimento per i propri interventi e molti suoi contributi sono stati pubblicati su riviste di settore, ma anche su settimanali e periodici con i quali collaborava.

 

Fu infine tra i pionieri del recupero identitario e culturale dell’Occitana in Italia: nel 1961 fu tra i fondatori dell’Escolo dou Po, esperimento di riscoperta della lingua occitana che prese il via da Crissolo e diede origine ad una ampia schiera di pubblicazioni scritte in occitano, lingua già nota a Dante – che la usa nella Divina Commedia – e che fino ad allora non aveva alcun riconoscimento ufficiale.

 

Renato, particolarmente tenace e rigoroso, non ha mai accettato compromessi sui temi che gli stavano a cuore, e in alcuni casi la sua passione non è stata compresa da clienti e amministrazioni.